Significato del simbolo dell'Accademia

Il simbolo dell'Accademia si compone di diversi elementi, che riassumono aspetti fondamentali della nostra impostazione; come in ogni simbolo, alcuni significati sono più evidenti, mentre altri necessitano di una spiegazione, cosa che cercheremo di fare dividendo il simbolo nelle sue parti costitutive.

Il tronco dell'albero ha una forma non casuale, perché si compone di tre radici e di tre rami: la forma che si viene in questo modo a creare è quella di tre linee che si intersecano.
Queste linee richiamano la forma del monogramma costantiniano, che si componeva di una I (lettera "iota" in greco) e di una X (lettera "chi" in greco), le iniziali di "Iesus Christos".
Inoltre, questa particolare forma a tre assi e sei bracci richiama un classico simbolismo centrale, perché tutte le linee si intersecano al centro: ciò vuole ricordare che Cristo è il centro dell'universo. Contemporaneamente, viene a essere espresso un simbolismo assiale, perché le linee si estendono lungo le tre dimensioni dello spazio (altezza, larghezza e profondità; cf. Ef 3,18) e i sei bracci lungo gli estremi di queste direzioni (sinistra/destra, alto/basso, avanti/dietro): ciò vuole ricordare che la sovranità di Cristo si estende su tutta la creazione e che la Chiesa Cattolica ha il compito di portare il suo Vangelo a tutte le genti.
Infine, il tronco ricorda il legno dal quale è scaturita la nostra salvezza; la croce di Cristo si ricollega infatti ai simbolismi sopra esposti, come Egli stesso ha proclamato: "Io, quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me" (Gv 12,32).

Questa simbologia esprime diversi aspetti importanti; anzitutto ci ricorda la parola di Gesù: "Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla" (Gv 15,5). Se come abbiamo detto sopra, Cristo è il tronco, se noi rimaniamo uniti a lui siamo membra del suo corpo: Egli è il Figlio di Dio, l'Uno e Unico, noi siamo innestati su di Lui e da Lui riceviamo vita e forza per produrre frutti secondo la Sua Volontà.
L'albero è rovesciato, perché ci ricorda che la nostra attività nel mondo deve avere le sue radici in cielo: dalla preghiera, dallo studio e dalla meditazione nascono i migliori frutti dell'evangelizzazione e della testimonianza cristiana, perché non sono i nostri fragili sforzi nel mondo a giovare alla Chiesa, bensì è lo Spirito Santo che tocca e cambia i cuori, primariamente i nostri e poi quelli di coloro con cui veniamo in contatto.

Se l'albero ricorda la croce, ovvero uno dei due misteri principali della fede cattolica (incarnazione, passione, morte e resurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo), lo scudo a tre punte, che confluiscono in una, ricorda l'altro mistero fondamentale della nostra fede, l'unità e la trinità di Dio.
Lo scudo riporta i colori bianco e giallo dello Stato Vaticano, per testimoniare la nostra fedeltà alla Sede Apostolica di Roma e al Santo Padre, che in terra rappresenta il punto di riferimento sicuro, il rappresentante supremo della Chiesa, quello scudo contro cui "le porte degli inferi non prevarranno" (Mt 16,18).