Scientia et pietas, disciplina et veritas

Chi siamo


L’Accademia è un’associazione privata di fedeli che si propone, tra i suoi vari fini, di studiare, custodire e trasmettere il patrimonio della Tradizione cattolica; in particolare si dedica all’insegnamento sistematico e approfondito della dottrina cattolica, alla divulgazione delle Sacre Scritture e alla pratica del canto gregoriano durante le funzioni liturgiche dell’ufficio, che precedono e seguono sempre le lezioni. “La particolarità della nostra attività” spiega il Rettore, dr. Mario R. Cappellin “consiste nell’impostazione data allo studio, finalizzato non tanto all’acquisire nozioni o un’erudizione fine a se stessa, bensì a formare ed educare gli allievi, in modo che approfondendo la conoscenza della dottrina, della Scrittura e della tradizione liturgica della Chiesa Cattolica possano attingere a questa ricchezza per un cammino spirituale sempre più profondo e ispirato al Vangelo”.
Attualmente l’Accademia conta sette soci fondatori e alcuni uditori; è operante dal 2000 in forma privata, con sede presso l’abitazione di due dei soci; dal 2010 ha posto la sua sede a Pinerolo, presso la sala conferenze della Clinica dentale Cappellin (Via Bogliette 3/C).



Perchè un'Accademia Cattolica?


L'esigenza di fondare la nostra associazione nasce dalla constatazione che, ad esclusione delle Facoltà di Teologia e degli Istituti di Scienze Religiose (che sono una grande risorsa, ma richiedono la frequenza in orario lavorativo, impossibile da conciliare per la maggior parte dei fedeli), non esistono per i laici proposte formative di studio sistematico della dottrina cristiana e di tutte quelle discipline indispensabili per poter rispondere con responsabilità al compito di ogni cristiano: annunciare il Vangelo in ogni tempo e in ogni luogo.
Certo vi sono molte lodevoli iniziative, come incontri di preghiera, di studio della Bibbia… ma attualmente non è più sufficiente una preparazione parziale o superficiale, perché il mondo moderno si oppone con violenza alla Chiesa cattolica, tanto che le ideologie, le filosofie e le morali dominanti nella società odierna non sono solo un ostacolo all'annuncio del Vangelo, ma spesso rappresentano anche una tentazione e un motivo di scandalo e turbamento per molti cristiani. Per questi e altri motivi, riteniamo che solo con una preparazione dottrinale e biblica solide, ma soprattutto un cammino spirituale improntato alla preghiera e all'approfondimento della tradizione spirituale cattolica, i cristiani possano affrontare con successo le sfide della vita quotidiana e intraprendere quella nuova evangelizzazione del mondo occidentale, a cui il Santo Padre spesso richiama.
Il nostro sottolineare l’importanza della preparazione teologica, biblica e dottrinale di ogni fedele (e dei sacerdoti a maggior ragione) è un tentativo di scuotere quei cattolici che trascurano la loro preparazione culturale, ritenendola un inutile fardello e ottenendo l’unico risultato di rimanere colpevolmente ignoranti; è verissimo che solo lo Spirito può dare pieno successo all’opera di evangelizzazione e di testimonianza cristiana, ma è altrettanto vero che per essere efficaci strumenti per l’azione dello Spirito nel mondo occorre essere preparati sia spiritualmente sia culturalmente: questa è la Tradizione della Chiesa Cattolica, la cui missione è di illuminare la via a coloro che brancolano nel buio del dubbio e della falsa sapienza che viene dal mondo.

Organi accademici


Rettore: dr. Mario R. Cappellin
Cancelliere: sig.ra Alessia Dellerba
Economo: sig.na Rita Beltramino

Assistente ecclesiastico
L’assistente ecclesiastico non è membro dell’Accademia e viene nominato dal Vescovo diocesano, secondo lo statuto dell’Accademia, con funzioni di controllo da parte dell’autorità ecclesiastica; mette inoltre a disposizione il suo ministero sacerdotale per officiare le liturgie dell’Accademia. Attualmente, l’assistente ecclesiastico confermato è il sac. Rino Girotti.


Perchè poniamo così tanto accento sul latino e sul canto gregoriano?


Una domanda che molti ci fanno, vedendo il nostro programma di studi, incentrato sul canto gregoriano, sulla lingua latina e sulla Tradizione della Chiesa Cattolica, è la seguente: “Perché ponete un tale accento sul latino e sulla tradizione? Forse non accettate la Messa in lingua moderna”.

La risposta è netta:
  • siamo fedeli cattolici in piena comunione con Roma e con l’autorità della Chiesa; riconosciamo il Concilio Vaticano II e tutto quanto il Magistero della Chiesa stabilisce e decreta; nel nostro statuto è chiaramente indicato che per essere membri dell’associazione si richiede l’appartenenza alla Chiesa Cattolica e la totale comunione con essa, inoltre ogni membro deve promettere fedeltà al Vescovo locale e al Papa, a garanzia di una totale aderenza all’ortodossia cattolica
  • riconosciamo la validità della “nuova” Messa in lingua volgare e ne siamo assidui frequentatori, anche se riteniamo che molti abusi liturgici (soprattutto in campo musicale) non siano assolutamente in linea con quanto i documenti conciliari prescrivono: non spetta a noi stabilire come deve essere celebrata la liturgia nelle singole parrocchie, ma per quanto riguarda le nostre celebrazioni (Liturgia delle Ore) ci atteniamo scrupolosamente alle rubriche prescritte e al repertorio tradizionale gregoriano, perciò inni, antifone, responsori... sono cantati in lingua latina, mentre Salmi, intenzioni, letture dalla Parola di Dio... sono cantate/lette in lingua moderna (italiana), secondo la prescrizione (riportata nelle disposizioni generali per la Liturgia delle Ore) che permette di celebrare parte della liturgia in lingua moderna, mantenendo l’uso della lingua latina (lingua ufficiale della Chiesa Cattolica) per le parti di repertorio che non esistono in altra lingua
  • all’obiezione che molti ci fanno, secondo cui l’utilizzo della lingua latina nella Liturgia precluderebbe ai nostri membri di comprendere quanto cantano, rispondiamo che il nostro programma di studi prevede come corso obbligatorio lo studio della lingua latina biblica ed ecclesiastica, pertanto i nostri membri sono perfettamente in grado di comprendere quanto cantano in latino, quindi la loro preghiera è intensa come se cantassero in lingua moderna. Inoltre se talvolta il significato completo di qualche passo più difficile sfugge a qualcuno, si ricordi che quando si gusta un piatto molto ricco, anche se non si individuano tutti gli ingredienti singolarmente, ciò non toglie che il piatto possa essere gradevole al gusto e altrettanto nutriente; così è per la Liturgia, perché raramente ne cogliamo appieno la ricchezza, ma è più facile che questo avvenga per nostra tiepidezza o per distrazione, piuttosto che per l’ignoranza della lingua utilizzata nella celebrazione: la parola è molto, ma non è tutto
  • la nostra predilezione per lo studio della lingua latina risponde a diverse motivazioni: la prima è che il repertorio gregoriano è solo in lingua latina, la seconda è che siamo molto affezionati alla Vulgata, la terza è che siamo studiosi di testi antichi (soprattutto patristici e scolastici), testi che raramente sono stati tradotti in lingua moderna

Speriamo in questo modo di aver dato esauriente risposta a questa domanda e aver fugato ogni possibile dubbio, equivoco o fraintendimento; siamo naturalmente disponibili a rispondere anche a domande più specifiche (per inviare una domanda e mettersi in contatto con noi cliccare qui).